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Novembre 2021

Insights

Una selezione delle più interessanti e recenti pubblicazioni prodotte da KPMG in Italia e dal Network internazionale

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CEO Outlook Survey 2021

I top manager tornano ottimisti sulle prospettive di crescita dell’economia globale nei prossimi 3 anni

Il report confronta i progressi fatti da una selezione di paesi nella riduzione delle emissioni di gas che causano l’effetto serra e che incidono sul cambiamento climatico e valuta la preparazione dei paesi nella transizione verso l’obiettivo ‘Net Zero’ entro il 2050. Il report analizza i progressi, i punti di forza e le sfide dei paesi analizzati e dei singoli settori, attraverso l’utilizzo di 103 indicatori, riconosciuti come i driver chiave di questo processo evolutivo. L’Italia si classifica in decima posizione, mentre il podio è occupato da Norvegia, UK e Svezia.

Una delle sfide più importanti della nostra epoca è la creazione di un sistema sostenibile, con una transizione verso un mondo green che riduca le emissioni di carbonio. Per realizzare queste ambizioni al più presto e in modo economicamente vantaggioso, lo studio indica una via alternativa: sbloccare il potenziale ‘blue carbon’ degli oceani. I progetti di blue carbon hanno il potenziale per diventare un’opzione scalabile, efficiente ed economicamente attraente. Gli investimenti del settore privato saranno essenziali, ma le soluzioni offshore per la rimozione del carbonio dipenderanno fortemente dalle policy dei governi.

Gli investimenti globali in Venture Capital hanno segnato un nuovo record nel terzo trimestre del 2021, raggiungendo quota 171,7 miliardi di dollari per un totale di 8.682 deal conclusi, grazie principalmente al contributo degli investimenti late stage e dei megadeal. Gli investimenti in Venture Capital negli Stati Uniti, nel continente americano e in Asia hanno raggiunto nuovi record e anche in Europa si registrano segnali positivi. Cresce l’interesse degli investitori per i fattori ESG e per settori quali fintech, salute, biotecnologie, logistica e delivery.

I risultati dei gruppi bancari italiani nel primo semestre del 2021 mostrano un settore nel complesso solido, che ha saputo affrontare i primi effetti della crisi COVID-19 e reagire in modo repentino. Emergono risultati incoraggianti in termini di redditività, di efficienza e di patrimonializzazione. Per quanto concerne, invece, il tema della qualità del credito, ad oggi gli impatti del COVID-19 non si sono ancora riflessi sui bilanci dei gruppi bancari italiani, per effetto delle misure messe in atto dal Governo (garanzie e moratorie).

L’analisi semestrale dei bilanci dei gruppi bancari italiani è l’aggiornamento di quella annuale. Il settore bancario italiano nel 2020 ha registrato da un lato un ulteriore rafforzamento della posizione patrimoniale e un sensibile miglioramento dei livelli di asset quality, in coerenza con il trend iniziato nel 2015, dall’altro un peggioramento dei profili economico-finanziari, dopo un triennio di progressivo miglioramento. Proseguono i piani di razionalizzazione, con effetti contrastanti sui principali indicatori di efficienza.

La ricerca ‘Global Customer Experience Excellence di quest’anno analizza le opinioni di oltre 88mila consumatori in 26 mercati diversi, per un totale di 2.970 brand, per comprendere l’evoluzione della Customer Experience a livello globale. I risultati dimostrano che i modelli tradizionali, basati su ‘silos’ gerarchici, debbano lasciare il posto a una cultura agile d’impresa che, sfruttando i benefici derivanti dall’innovazione tecnologica, integri i canali online e offline per creare esperienze per il cliente altamente personalizzate, semplici e veloci, ma che siano allo stesso tempo umane ed empatiche.

A breve sarà pubblicata la quinta edizione italiana del report, che analizza l’evoluzione della Customer Experience offerta dai brand in Italia. Nell’ultimo anno il rapporto tra aziende e clienti è stato fortemente influenzato dagli impatti del COVID-19, con nuovi trend emergenti e aspettative della clientela in continua evoluzione. Digitalizzazione, personalizzazione e focus sulle tematiche ESG saranno i driver di successo.

La trasformazione digitale e l’impatto del COVID-19 hanno inciso profondamente sul mondo del lavoro nell’ultimo anno e mezzo e sono stati definiti dal World Economic Forum con il termine double-disruption. Molte imprese si sono trovate a ridurre, o a sospendere del tutto, la propria presenza fisica negli uffici, aprendosi al remote working. L’obiettivo delle funzioni HR è stato quello di ripensare il concetto di employee experience, focalizzandosi sulle potenzialità del digitale, soprattutto per quanto riguarda la raccolta e l’analisi dei dati e i percorsi di formazione dei dipendenti. Chi ha saputo rispondere meglio alla sfida del COVID-19 è riuscito a creare valore per la propria organizzazione. Nella ricerca ‘The future of HR’ di KPMG questi sono chiamati ‘Pathfinders’ e rappresentano circa il 10% del campione analizzato.