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Novembre 2021

KPMG e Croce Rossa Italiana attivano nuovi sportelli sociali a favore dell’inclusione

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Francesco Rocca, Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana e Presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ci ha spiegato il senso del progetto e il valore della partnership con KPMG

L’inclusione, la responsabilità sociale, il sostegno alla comunità sono i valori alla base delle relazioni tra KPMG, il mercato e gli stakeholder. È per questo motivo che la Fondazione KPMG Italia Onlus ha stretto una partnership con Croce Rossa Italiana che mira a contrastare la povertà alimentare in maniera capillare e a sostenere le famiglie in difficoltà soprattutto in seguito all’emergenza sanitaria Covid-19. L’obiettivo è quello di creare 10 nuovi sportelli locali e potenziare quelli già esistenti, erogare buoni spesa attraverso l’accesso agli sportelli, avviare un percorso di reintegrazione e responsabilizzazione delle famiglie e sviluppare i modelli adeguati a ridurre le cause di vulnerabilità.
 
Francesco Rocca, Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana e Presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ci ha spiegato il senso del progetto e il valore della partnership con KPMG.

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L’impegno di CRI nel contrasto alla povertà

Il contrasto alla povertà e la lotta alle diseguaglianze sociali rappresenta uno dei pilastri dell’azione dell’Associazione della Croce Rossa Italiana, in linea con i compiti di interesse pubblico che CRI è chiamata a perseguire in funzione di ausiliarietà ai pubblici poteri e in un’ottica di sussidiarietà orizzontale.

Come emerge dalla Strategia 2018-2030 della CRI, atto fondamentale di indirizzo dell’Associazione, l’impegno della CRI si sostanzia in azioni concrete poste in essere a sostegno degli individui e delle comunità, che rispondono alle missioni dell’Agenda 2030 e agli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (o SDGs – Sustainable Development Goals) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

CRI si fa infatti promotrice di programmi ed al contempo esecutrice di una serie variegata di progetti e compiti, per il tramite dei suoi 675 Comitati e dei suoi 160.000 volontari interessando tutti i livelli della Rete associativa (nazionale, regionale, territoriale).


Il nostro intervento si traduce anzitutto nel supporto alle persone vulnerabili a partire dai loro bisogni primari con la distribuzione degli aiuti alimentari agli indigenti, estendendosi però anche oltre il piano dell’aiuto alimentare, attraverso la promozione di azioni mirate di riduzione del divario di cittadinanza attraverso il reinserimento sociale e il rafforzamento di percorsi individuali di inclusione lavorativa.

L’azione svolta dalla CRI, in questo campo, soprattutto in conseguenza dell’emergenza sanitaria, ha cambiato volto e proporzioni – quantitative e qualitative – abbracciando anche la composita realtà delle nuove povertà.

Tra le azioni più significative in tal senso ci tengo a menzionare il ‘Il Tempo della Gentilezza’, un progetto avviato dalla CRI in piena pandemia a supporto della popolazione maggiormente esposta alle conseguenze socio- economiche e sanitarie dell’emergenza Covid-19. Da nord a sud, si è lavorato per le persone anziane, immunodepresse, in difficoltà, generando un circolo virtuoso di solidarietà e Umanità: spesa a domicilio, trasporto infermi e consegna farmaci e beni di prima necessità, supporto psicologico telefonico, telemedicina. Servizi che continuano e continueranno, perché il virus non è debellato e perché il ‘Tempo della Gentilezza’ è ormai un fiume in piena che non si può arrestare, capace di ‘scuotere il mondo’.

Inoltre, tramite l’adesione alla rete dell’Alleanza contro la povertà in Italia, la CRI svolge attività di advocacy e policy, in collaborazione con altre realtà associative, anche volte a favorire un ampliamento del dibattito politico su questi temi, che sono appunto centrali per l’azione dell’Associazione.

Ci tengo, infine, a precisare anche in coerenza con il mio ruolo di Presidente della Federazione Internazionale della Croce Rossa che la lotta alla povertà è perseguita dalla CRI non solo a livello nazionale bensì a livello globale. Si pensi, ai progetti di inclusione sociale nei Paesi in via di sviluppo che sono stati portati avanti dalla CRI, in collaborazione con la FICR e la Rete di Società nazionali.

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Il valore della partnership tra CRI e il mondo delle imprese

La Croce Rossa Italiana collabora da sempre con il settore privato, i Governi e gli altri enti del terzo settore per intervenire in modo efficace a supporto dei bisogni della società e della collettività complessivamente intesa.


Personalmente considero lo scambio e l’interazione profit-non profit reciprocamente vantaggiosi, come mezzo e opportunità di sviluppo di azioni e relazioni di lungo periodo, che si traducono in iniziative congiunte, capaci di generare valore per tutti gli stakeholders coinvolti.

Dalla prospettiva della CRI, lavorare insieme ad altre realtà, espressione del ‘mercato’, stimola un processo di adattamento più veloce, consente una più efficace valutazione delle priorità in tutta la loro complessità, induce a innovare nonché investire le nostre risorse in modo efficace. Allo stesso tempo, il lavoro condiviso con le imprese può contribuire anche al benessere dei volontari e dei dipendenti ed aumentare la sostenibilità, visibilità e fruibilità dei progetti e delle azioni portate avanti.

Dalla prospettiva delle imprese, un partenariato con CRI e più in generale con realtà del Terzo settore è un tassello ulteriore verso un modello di sviluppo socialmente sostenibile, che passa attraverso forme attive di responsabilità sociale.

In quest’ottica, negli ultimi anni la CRI ha implementato diverse modalità di collaborazione con le imprese. Tra queste si può annoverare il ‘Volontariato di Impresa’, tramite cui CRI fornisce consulenze, formazione tecnica, team building sociale, volontariato skill-based basato sullo scambio di competenze e attività di informazione e

sensibilizzazione ed infine permette il coinvolgimento dei dipendenti delle imprese aderenti in attività di volontariato. Sono comunque numerosi i progetti di responsabilità sociale attivati, che si articolano in organizzazioni di eventi a sostegno dell’Associazione, raccolte fondi e realizzazione di progetti condivisi di alto impatto sociale.

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Il senso del progetto che stiamo sviluppando insieme: un aiuto concreto su un bisogno primario che, grazie alla struttura di CRI (i punti CRI) mira a fornire più servizi a chi ha bisogno: dal sostegno psicologico, all’assistenza legale o nella ricerca di lavoro; dai bisogni primari allo sviluppo di un nuovo percorso di vita


La partnership con Fondazione KPMG Onlus per la realizzazione del progetto BIS – Buoni spesa e Sportelli Sociali mira a potenziare gli interventi già messi in atto dalla CRI sul territorio per rispondere al bisogno primario di contrasto alla povertà, avvalendosi dei presidi CRI, i cosiddetti ‘Sportelli Sociali’.

Gli Sportelli Sociali ad oggi rappresentano il primo punto di accoglienza e informazione presso i Comitati CRI per singoli individui e nuclei familiari che si trovino in condizioni di disagio o di emarginazione sociale. Si propongono come luoghi di ascolto, contatto, consulenza, orientamento e facilitazione dell’accesso ai servizi territoriali alla persona, alla famiglia e alla comunità e ai servizi dedicati a particolari categorie di utenza o a particolari ambiti di intervento.

Gli interventi fanno parte di un percorso di assistenza integrata più ampia, che si articola in supporto legale e psicologico, consulenza sociale per specifiche categorie di utenti volta alla reintegrazione sociale o lavorativa, piani di supporto sociale individuale con l’erogazione delle derrate alimentari AGEA, assistenza economica straordinaria e continuativa, attraverso sussidi economici e copertura delle spese mediche e donazioni per piani di supporto sociale individuale.

La recente pandemia, e la crisi – economica e sociale – che vi ha fatto seguito, ha messo a dura prova il nostro Paese e ora stiamo affrontando un nuovo processo di ricostruzione e rinascita. L’obiettivo dunque è quello rafforzare la nostra capacità di intervento e di assistenza, ampliando i punti di accesso ai servizi e la fruibilità degli stessi.


Proprio grazie al supporto di KPMG, abbiamo l’opportunità di potenziare e sviluppare le attività di contrasto alla povertà alimentare. L’aiuto alimentare alle persone in condizioni di difficoltà economica è garantito tramite l’erogazione di buoni spesa distribuiti presso gli Sportelli Sociali, garantendo la privacy degli individui coinvolti.

Il valore aggiunto del progetto non è rappresentato solamente dalla distribuzione di un bene esauribile dopo il suo utilizzo ma dal supporto continuativo ai nuclei familiari beneficiari, che va oltre la fine del progetto stesso.

Diventa dunque decisivo accompagnare le persone nel loro percorso di sviluppo individuale. In questo senso, gli sportelli sociali si trasformano in centri di riferimento per tutte le persone in condizioni di vulnerabilità, per un aiuto capillare per i bisogni primari ma anche per servizi più complessi.