Il momento storico che stiamo vivendo, dall’inizio del 2020, sta avendo effetti estremamente rilevanti, su scala globale, su tutti gli aspetti della vita sociale e professionale, spesso direttamente collegati tra loro. Gran parte della forza lavoro è uscita o sta uscendo dai momenti più difficili della pandemia con un rinnovato interesse per i valori che contraddistinguono la cultura delle aziende e il loro purpose e sono sempre di più alla ricerca di un ambiente lavorativo più incline e coerente con le loro aspettative.
KPMG International ha quindi deciso di avviare una ricerca interna ed esterna per analizzare questi fattori e delineare una risposta di impatto globale. KPMG Italia partecipa direttamente a questa iniziativa con il lavoro di Fabio Marchionni, HR Manager, cui è stato affidato il ruolo di Program Lead.
Per conoscere meglio questo importante progetto, Fabio Vittori, Partner e Head of Human Resources del Network KPMG in Italia, ne ha parlato con Fabio Marchionni, manager dell’area HR che negli ultimi mesi ha lavorato intensamente con il Global per sviluppare la nuova proposta KPMG per attrarre e trattenere talenti.
È vero, il fenomeno che è stato ormai codificato come ‘Great resignation’ si sta verificando ovunque nel mondo. Tutte le member firm di KPMG e tutti i nostri competitor ci stanno attualmente facendo i conti. Ciò non toglie che si tratti di un’opportunità per tutti, per attrarre persone in linea con le nostre specificità e per delineare un percorso di carriera più personalizzato sulle nostre risorse. È con questi obiettivi che KPMG ha deciso di disegnare per la prima volta la propria ‘Employee Value Proposition’ (EVP). Si tratta dello strumento attraverso cui una società definisce il contenuto dell’offerta che rivolge alle proprie persone (attuali e future), e serve da riferimento continuo per costruire ogni nuovo programma ad esse rivolto. Negli ultimi mesi ho lavorato con la funzione Global People proprio per trasformare gli spunti raccolti, emersi dall’ascolto di quanto ci dicono le nostre persone nelle 150+ nazioni che appartengono all’universo KPMG, in un programma concreto e potente che possa abbracciare le esigenze delle diverse anime del nostro Network globale. Ma non ci siamo limitati alle nostre persone, abbiamo anche analizzato cosa ci dicono i professionisti con cui veniamo in contatto in fase di selezione, abbiamo studiato i principali report pubblicati negli ultimi mesi per conoscere i trend che trascendono il settore della consulenza, abbiamo studiato i nostri competitor e abbiamo preso a riferimento i migliori nei rispettivi campi (spaziando quindi dalle altre Big 4 fino a Google), e abbiamo infine intervistato direttamente la nostra Leadership, concentrandoci sui membri del Global Board e del Global Management Team.
Il nostro obiettivo è stato fin da subito individuare un prodotto che potesse essere allo stesso tempo globalmente armonico e localmente flessibile, per dare modo alle diverse member firm di rispondere alle differenze culturali e di mercato del lavoro che le contraddistinguono. Abbiamo quindi costruito un framework che valga ugualmente per ciascuna delle 227.000 persone di KPMG, strutturato per essere localizzato in ogni nazione con un processo che porterà alla definizione di come interpretarlo rispetto alle proprie specificità. Le fondamenta su cui abbiamo posato il framework sono i nostri Valori (recentemente aggiornati lo scorso anno) e il nostro Purpose (Inspire confidence, empower change): due elementi che accompagnano KPMG da molti anni e che rimarranno scolpiti come linee guida per il raggiungimento delle varie strategie che si susseguiranno, come l’attuale Collective Strategy, la strategia ESG e il posizionamento di Brand, che a breve vedrà una nuova veste sia grafica sia contenutistica, a cui l’EVP è fortemente collegato.